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E’ ufficiale: la mototerapia è legge! E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge che riconosce e promuove la mototerapia come terapia complementare. Ma cos’è esattamente la mototerapia? Scopriamolo insieme!
Cos’è
La mototerapia, conosciuta anche come Freestyle Motocross Therapy (“FMX Therapy”), è un metodo che utilizza il motocross freestyle per portare benefici terapeutici, soprattutto a ragazzi con disabilità e pazienti pediatrici affetti da gravi patologie. Questa pratica prevede due attività principali:
- Esibizioni di motocross freestyle, cioè, spettacoli emozionanti che si tengono all’aperto o, in alcuni casi, persino all’interno degli ospedali.
- Inoltre i pazienti hanno la possibilità di salire in sella a una moto (elettrica, se in ospedale) sotto la guida di piloti esperti, sempre con il consenso di genitori e medici.
Questo metodo non solo dovrebbe offrire momenti di svago e gioia, ma, contribuirebbe anche al benessere psicologico e fisico dei partecipanti, migliorando la loro qualità di vita, favorendo così di riflesso anche l’inclusione sociale.
La legge
La legge recentemente approvata dal Parlamento e promulgata dal Presidente della Repubblica riconosce ufficialmente la mototerapia come una terapia complementare, regolamentandone l’applicazione su tutto il territorio nazionale. Vediamo i punti principali.
Articolo 1
La mototerapia è riconosciuta come uno strumento per:
- Migliorare l’esperienza di ospedalizzazione dei pazienti.
- Favorire il percorso riabilitativo.
- Incrementare il benessere psico-fisico, l’autonomia e l’inclusione sociale di bambini, ragazzi e adulti con disabilità.
Ad esempio, immaginate un bambino ricoverato in ospedale per una lunga degenza: assistere a uno spettacolo di motocross o, meglio ancora, salire in sella a una moto potrebbe trasformare una giornata difficile in un’esperienza entusiasmante e positiva.
Articolo 2
Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, verranno definite le linee guida per regolamentare la mototerapia. Queste linee guida stabiliranno:
- dove e come si possono organizzare i progetti di mototerapia.
- medici, infermieri e familiari supervisioneranno le attività per garantire la sicurezza dei pazienti.
- associazioni sportive e del Terzo settore potranno partecipare attivamente.
- i motociclisti coinvolti dovranno avere qualifiche specifiche e seguire percorsi formativi.
- verranno adottate misure igienico-sanitarie e di sicurezza per garantire la massima protezione dei partecipanti.
- le moto e le attrezzature dovranno rispettare standard specifici.
Articolo 3
Le amministrazioni pubbliche (come comuni e ospedali) potranno organizzare eventi e progetti di mototerapia, coinvolgendo enti privati e associazioni. Questi eventi potranno svolgersi in:
- Strutture ospedaliere.
- Centri sanitari e sociosanitari.
- Altri luoghi idonei, sia all’aperto che al chiuso.
Ad esempio, un ospedale pediatrico potrebbe collaborare con un’associazione sportiva per organizzare una giornata di mototerapia nel cortile dell’ospedale, regalando ai piccoli pazienti momenti di gioia e divertimento.
Articolo 4
La legge specifica che tutte le attività legate alla mototerapia dovranno essere realizzate senza costi aggiuntivi per lo Stato. Ciò significa che le amministrazioni pubbliche utilizzeranno le risorse già disponibili per organizzare gli eventi.