Reddito di cittadinanza: devi restituire somme? Come verificare e mettersi in regola.

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Premessa

L’INPS sta effettuando verifiche più scrupolose verso i percettori del Reddito di cittadinanza (che da qui in poi chiamerò RDC). Questi controlli, come già anticipati in partenza, avvengono per confermare i requisiti, dichiarati tramite dati e documentazione al momento della presentazione del Modello ISEE.

L’indebito

Da fine 2021, l’INPS sta inviando a diversi beneficiari del reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, degli avvisi di pagamento per la restituzione del Rdc. Il pagamento deve essere effetuato entro 30 giorni dalla ricezione dell’avviso.

Revoca

Oltre alla richiesta delle somme percepite indebitamente, l’istituto in via preventiva, revoca immediatamente il sostegno al percettore. Significa che la carta verrà bloccata e non saranno versate piu somme in favore del dichiarante.

Motivi

Le motivazioni possono essere:

  • Mancanza del requisito di residenza (Errata residenza – componente mancante o aggiunto)
  • Patrimonio mobiliare (Importi superiori a quelli dichiarati – Aggiornamenti)
  • Possesso Auto superiore ai 1.600cc
  • E altre possibili motivazioni specificate in comunicazione…

Come verificare?

Come gia scritto sopra, l’INPS invia delle comunicazioni cartacee al debitore con tutti i dettagli. In caso non abbiate ricevuto nessuna comunicazione e non state percependo il RDC, potete verificare:

  • Tramite il vostro SPID accedendo al sito INPS cittadino
  • Tramite CAF, Patronato o Professionista
  • Chiamando il numero Verde INPS da cellulare 06164164

Cosa fare?

Innanzitutto bisogna mettersi in regola con il modello ISEE, corregendo eventuali dati o documentazione dichiarati e contestati. Poi, in base alla somma percepita indebitamente, si sceglie se:

  • Pagare in un unica soluzione tramite bollettino allegato alla lettera, o sul sito INPS.
  • Richiedere un appuntamento all’Inps di zona o da un professionista, per chidere un lungo piano di rateizzazione (in relazione all’importo)

Per il ripristino del RDC, il beneficiario deve pagare l’intero importo o versare la prima rata (se rateizzato) dell’ndebito.

ATTENZIONE: In caso di mancato rimborso delle somme indebitamente percepite, oltre a bloccare il RDC, l’Inps procederà al recupero coattivo dell’importo, con la collaborazione dell’Agenzia di riscossione.

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