Bonus Benzina: il rimborso non è per tutti. Facciamo chiarezza.

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Cos’è

Il “bonus benzina” nato nel 2022, ma ancora in vigore per il 2023, sono dei buoni benzina erogati dalle aziende nei confronti dei lavoratori (fino a 200 euro per tutto l’anno) che si recano sul posto di lavoro utilizzando la propria vettura.

Requisiti

La misura si rivolge in maniera esclusiva ai titolari di dipendenti delle aziende private, ma anche agli studi professionali e gli enti del terzo settore. Sono escluse le partite Iva o i dipendenti pubblici.

Come si ottiene?

Il bonus benzina è un contributo che non viene concesso direttamente dal governo, infatti, lascia alle aziende la decisione di concederlo ai propri dipendenti.  Per questo motivo non servirà alcuna domanda: sono le singole aziende a decidere se erogare i buoni. I cosiddetti: Fringe benefit.

Significato

Il termine “Fringe benefit” si riferisce ai vantaggi aggiuntivi o ai benefici accessori che un datore di lavoro fornisce ai dipendenti oltre al loro stipendio o salario regolare. Questi benefici possono includere, ad esempio, l’assicurazione sanitaria, i piani pensionistici, i giorni di ferie pagati e altre agevolazioni come l’uso di auto aziendali o l’erogazione di rimborsi benzina. Sono concepiti per attrarre e trattenere i dipendenti, migliorando nel contempo la loro soddisfazione lavorativa e il loro benessere complessivo.

Vantaggi per l’azienda

Se le aziende decideranno di erogare i buoni benzina ai propri dipendenti, l’importo sarà completamente esentasse. Se la tua azienda non è a conoscenza del bonus e agevolazioni fiscali, giragli quest’articolo!

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