INDICE CONTENUTI
Premessa
Il tema è molto delicato e va chiarito in modo sintetico ma chiaro.
Chiunque viva in un nucleo familiare in cui, sommando tutti i redditi dei componenti risultanti sullo stato di famiglia, non supera certi limiti, ha diritto di essere difeso senza sopportare i costi del Giudizio.
Prima di tutto va chiarito che, ai fini del Gratuito Patrocinio, l’unica forma di reddito da non considerare è quella della rendita catastale della propria casa.
Per il resto, si aggiunge tutto, anche una rendita INAIL, pensioni estere, indennità di accompagnamento e tutto ciò che di regola non costituisce reddito.
Inoltre, attenzione: si calcola il reddito lordo, non il netto. Quindi, un lavoratore dipendente non dovrà sommare mese per mese il netto in busta ma il lordo, a monte delle trattenute fiscali.
Requisiti 2022
Per l’anno 2022 il reddito limite è di € 11.746,68 annui.
Nota bene
Un altro dettaglio importante è che il beneficio del Gratuito Patrocinio non significa che il cittadino non spenderà mai nulla per la causa; è un beneficio che serve solo a non sostenere costi per l’iscrizione a ruolo della causa o per remunerare eventuali consulenti tecnici e per non pagare il proprio avvocato. Infatti, chi viene ammesso al beneficio del patrocinio a spese dello stato non dovrà mai corrispondere alcuna somma al proprio avvocato, indipendentemente dal fatto che si vinca o si perda la causa.
Se però la causa si perde, si tenga presente che si può essere condannati al pagamento delle spese legali avversarie.
Come fare richiesta?
Per chiedere ed ottenere il Gratuito Patrocinio è sufficiente autocertificare la condizione reddituale del proprio nucleo familiare; tuttavia si tenga bene a mente che una qualunque dichiarazione non veritiera, se dovessero emergere redditi superiori, può comportare conseguenze molto pesanti, anche penali.
Quindi occorre prestare la massima attenzione nel dichiarare i redditi percepiti.
Va considerato che l’avvocato ha l’obbligo di comunicare al Cliente l’esistenza della possibilità di accedere a questo beneficio ma, in ogni caso, sarà bene chiedergli sin dal primo incontro di verificare se il cliente ha quel diritto.
Attenzione, però: l’avvocato non è obbligato ad accettare un incarico, qualunque esso sia e per qualunque ragione. Quindi al diritto del Cliente non corrisponde l’obbligo dell’avvocato di attivare la pratica; sarà sempre libero di non volersene occupare e, a questo punto, l’unica alternativa per il Cliente sarà scegliere se farsi rappresentare senza gratuito patrocinio o, semplicemente…cambiare avvocato.
Serve aiuto?
Hai bisogno di più informazioni o consulenza legale? Contatta l’avvocato che ha scritto questo articolo aprendo la sua scheda personale qui sotto, o visualizza gli altri avvocati aderenti al progetto QUI.
[a-team-showcase id=”8841″]