ISEE Corrente: Quando e dove presentarlo?

Lettura stimata: 2 minuti
ASCOLTA IL POST

Cos’è?

L’ISEE corrente permette di aggiornare il valore ISEE dei cittadini per i quali è peggiorata la situazione lavorativa o economica. 

Qual’è la differenza?

L’ISEE ordinario prende come periodo di riferimento i redditi percepiti al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione, ad esempio nella dichiarazione per il 2023 si farà riferimento ai redditi percepiti fino al 31 dicembre del 2021. L’ISEE corrente, invece, aggiorna il valore dell’indicatore ISEE prendendo a riferimento i redditi relativi a un periodo di tempo più ravvicinato. Tale indicatore è calcolato sui redditi e trattamenti percepiti dal nucleo familiare negli ultimi dodici mesi.  L’ISEE corrente è spesso richiesto per pratiche come il Reddito di Cittadinanza o in alcuni casi per la richiesta di bonus.

Quando va presentato?

I nuclei familiari in possesso di un ISEE ordinario possono richiedere il calcolo dell’ISEE corrente qualora si verifichi, in maniera alternativa:

  • una variazione della situazione lavorativa ovvero un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo (dichiarato ai fini IRPEF) per uno o più componenti il nucleo familiare;
  • una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente.

L’ISEE corrente, infatti, aggiorna il valore dell’indicatore ISEE prendendo a riferimento i redditi relativi a un periodo di tempo più ravvicinato. Tale indicatore è calcolato sui redditi e trattamenti percepiti dal nucleo familiare negli ultimi dodici mesi. Solo nel caso di componente per il quale si è verificata un’interruzione dei trattamenti ovvero di lavoratore dipendente a tempo indeterminato per cui sia intervenuta una risoluzione del rapporto di lavoro o una sospensione dell’attività lavorativa o una riduzione della stessa è possibile, in alternativa, indicare i redditi ed i trattamenti percepiti negli ultimi due mesi, come base di calcolo del reddito annuale.

Validità

Dal 23 ottobre 2019 il periodo di validità dell’ ISEE Corrente è di sei mesi, quindi nel caso va rinnovato.
Solo in caso di variazione della situazione occupazionale o della fruizione dei trattamenti, l’ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione.

Documentazione necessaria

Come previsto dal DPCM 159/2013 il soggetto dovrà presentare obbligatoriamente la documentazione attestante la variazione della condizione lavorativa (ad esempio la lettera licenziamento, la cessazione della partita IVA ecc.), e le componenti reddituali aggiornate (ad esempio la busta paga, ecc). Occorre indicare il codice fiscale del componente il nucleo per il quale è intervenuta una variazione e la descrizione della documentazione e/o certificazione allegata. Inoltre, la documentazione attestante la variazione lavorativa e/o le componenti reddituali deve essere conservata dal CAF per un periodo di due anni dalla data di trasmissione della dichiarazione ISEE corrente.

Serve aiuto?

Contattami con il bottone informazioni in basso a destra, sarò felice di aiutarti ed eventualmente, dove possibile, toglierti un dubbio o segnalare un problema!

🆘𝐂𝐎𝐍𝐃𝐈𝐕𝐈𝐃𝐈𝐋𝐎 𝐒𝐔⤵️
Comments are closed.
SOScittadino.it
error: Il contenuto è protetto!!