Indennità di disoccupazione NASpI: cos’è, come ottenerla e quanto spetta.

Lettura stimata: 3 minuti
ASCOLTA IL POST
Aggiornato il 04/04/2024 alle ore 17.39

Cos’è

La NASpI (acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una indennità mensile di disoccupazione che viene erogata dall’INPS ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro. Possono richiederla:

  • Lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente l’occupazione;
  • Apprendisti;
  • Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
  • Personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • Dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Requisiti

  • Stato di disoccupazione involontario (licenziamento, termine contratto a tempo determinato etc.);
  • Almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti;
  • 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti.

Dimissioni

Se vi licenziate volontariamente, non si ha diritto alla NASpI. Se invece le dimissioni non sono volontarie ma per giusta causa, ad esempio: per mancato pagamento dello stipendio, mobbing o demansionamento, allora sussiste il requisito dello stato di disoccupazione involontario e quindi si ha diritto al sostegno.

Importi

L’importo della NASpI è pari al 75% della retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni, entro un limite massimo. Per essere più precisi, ecco un esempio pratico per chiarire il calcolo dell’importo della NASpI:

Mario Rossi ha lavorato come impiegato negli ultimi 4 anni con la seguente retribuzione media mensile:

  • 2018: €1.500
  • 2019: €1.600
  • 2020: €1.700
  • 2021: €1.800

La sua retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni è di €1.650 ([€1.500 + €1.600 + €1.700 + €1.800] / 4). Il 75% di €1.650 è €1.237,50. Questo sarebbe l’importo teorico della NASpI spettante a Mario.

Però fate attenzione, poiché per il 2022 il limite massimo della NASpI è di €1.360, l’importo effettivo che gli verrà erogato sarà proprio di €1.360 (il limite massimo appunto, essendo superiore al 75% della sua retribuzione media). Quindi in conclusione, nonostante Mario avrebbe diritto teoricamente a €1.237,50 di NASpI (75% della retribuzione media), l’importo effettivo sarà di €1.360 mensili, ovvero il tetto massimo previsto per il 2022.

NOTA: Se Mario sta percependo la NASPI e viene assunto con un nuovo contratto di lavoro, deve recarsi presso un patronato per comunicare all’INPS l’inizio della nuova attività lavorativa. Il patronato invierà per suo conto all’INPS il modello NASpI-Com, necessario per interrompere il pagamento dell’indennità NASpI o, se dopo il 4° mese il beneficiario possiede determinati requisiti reddituali, questa subisce solo una riduzione del 3% al mese. Questa comunicazione va fatta entro 30 giorni dall’inizio del nuovo lavoro, pena la restituzione delle somme indebitamente percepite.

Pagamento in un unica soluzione?

L’INPS avvisa che, chi percepisce la NASpI può richiedere l’anticipazione dell’indennità (pagamento in un unica soluzione) se decide di avviare un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale durante il periodo di disoccupazione. Per ottenere l’anticipazione della NASpI rimanente bisogna presentare all’INPS apposita domanda dopo l’inizio dell’attività. L’importo anticipato in un’unica soluzione è pari al numero di mensilità residue, decurtato del 20%. L’anticipazione può essere richiesta una sola volta nel quinquennio. Se l’attività cessa entro i primi 12 mesi, bisogna restituire l’anticipazione ricevuta. Se invece l’attività continua per almeno un anno, l’anticipazione non deve essere restituita.

Durata

La durata è pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi 4 anni, comunque non superiore ai 24 mesi. Sempre con l’aiuto del fantomatico Sig. Mario Rossi, cercherò di spiegarvelo in maniera semplice tramite questo esempio pratico:

Supponiamo che Mario abbia lavorato negli ultimi 4 anni per un totale di 100 settimane con contributi versati. La durata della sua NASpI sarà pari alla metà delle settimane contributive, quindi 100 / 2 = 50 settimane. Prestate sempre attenzione però, che c’è un limite massimo di 24 mesi (104 settimane circa) per la durata della NASpI. Quindi, anche se Mario avrebbe diritto a 50 settimane di NASpI (metà delle sue settimane contributive), riceverà l’indennità solo per un periodo massimo di 24 mesi. L’indennità gli verrà erogata mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle sue settimane di contribuzione, cioè 50 settimane. Quindi in definitiva, poiché 50 settimane sono circa 12 mesi, Mario riceverà la NASpI per 12 mesi consecutivi (fino ad esaurimento delle 50 settimane spettanti), anziché per l’intera durata massima di 24 mesi.

Documentazione

Per inoltrare la domanda, è necessario avere a portata di mano la seguente documentazione:

  • Carta di identità in corso di validità;
  • tessera sanitaria;
  • ultime 3 buste paghe (Se al momento siete in possesso di una sola mensilità, presentatela comunque. Le buste paga mancanti potranno essere integrate successivamente);
  • lettera assunzione con eventuali proroghe;
  • lettera licenziamento (o contratto scaduto in caso di contratto determinato);
  • IBAN personale o cointestato;
  • Se si possiede una invalidità civile o una partita IVA, è importante dichiararlo subito quando si fa richiesta perché possono influire sul diritto e sul calcolo della NASpI.

Richiesta

La richiesta può essere inoltrata:

  • online tramite il servizio dedicato INPS, accedendo con il vostro SPID, CIE o CNS personali.
  • dal vostro patronato di fiducia;
  • in alternativa per Taranto e provincia, è possibile avere una consulenza gratuita attraverso la nostra professionista aderente, Claudia. Per i contatti scrivici via email o su whatsapp!
🆘𝐂𝐎𝐍𝐃𝐈𝐕𝐈𝐃𝐈𝐋𝐎 𝐒𝐔⤵️
Comments are closed.
SOScittadino.it
error: Il contenuto è protetto!!