Disabilità: Congedo straordinario e permessi.

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Premessa

Quando si parla di assistenza ai cittadini con disabilità, è fondamentale conoscere tutti i diritti e le opportunità offerte dalle istituzioni. L’INPS, in particolare, ha previsto misure specifiche per supportare lavoratori e famiglie che si trovano a gestire queste situazioni. Oggi esploreremo insieme due strumenti importanti: il congedo straordinario e i permessi. Per evitare confusioni, da adesso in poi spiegherò tutto con esempi pratici.

Congedo Straordinario

Il congedo straordinario è un diritto previsto per i lavoratori dipendenti che necessitano di assistere un familiare con disabilità in situazioni gravi, l’importante però che, i richiedenti siano membri della stessa famiglia anagrafica del parente bisognoso di cure. Ma cosa significa esattamente?

Esempio Pratico:

Immaginiamo che Maria, impiegata presso un’azienda di servizi, abbia un figlio con una disabilità grave riconosciuta (L.104/92 a.3 c.3). Maria ha diritto a richiedere un periodo di assenza dal lavoro per dedicarsi completamente all’assistenza del figlio. Questo periodo può estendersi fino a due anni, durante i quali Maria continuerà a percepire un’indennità economica dall’INPS.

Permessi

I permessi rappresentano un’altra forma di tutela per i lavoratori che assistono persone con disabilità. Questi permessi sono noti come “Legge 104”, e consentono di usufruire di ore o giorni di assenza dal lavoro per garantire l’assistenza necessaria. Qui invece, non è necessario che i richiedenti siano membri della stessa famiglia anagrafica del parente disabile.

Esempio Pratico:

Prendiamo il caso di Giovanni, che lavora in un ente pubblico e assiste la madre anziana con disabilità. Giovanni ha diritto a 3 giorni di permesso al mese, che può utilizzare in maniera flessibile, a seconda delle necessità. Può decidere se prendere intere giornate o frazionare il permesso in ore (72), compatibilmente con le esigenze lavorative.

Novità!

Il decreto legislativo 30 giugno 2022 n. 105, ha apportato modifiche significative alla normativa italiana riguardante i permessi lavorativi per l’assistenza a persone con disabilità gravi, secondo quanto stabilito dalla legge 104/1992. Prima di tale decreto, solitamente era un solo familiare (il referente unico) che poteva usufruire dei permessi per assistere un parente con disabilità grave. Questo limitava la flessibilità per le famiglie in cui più persone potrebbero essere in grado e voler fornire assistenza. Con l’introduzione del sopraccitato decreto, questa restrizione è stata rimossa, consentendo a più lavoratori di alternarsi nell’uso dei permessi e del congedo straordinario per assistere lo stesso soggetto con disabilità grave.

Novità congedi

Spiegazione: immagina una famiglia in cui ci sono due fratelli adulti, Marco e Anna, che lavorano e desiderano entrambi assistere il loro genitore con disabilità grave. Prima del decreto, solo uno dei due (ad esempio Marco) avrebbe potuto prendere i permessi per l’assistenza. Ora, dopo il decreto e le successive chiarificazioni fornite dal messaggio del 22 novembre 2023, n. 4143, sia Marco sia Anna possono essere autorizzati a prendere permessi. Marco potrebbe prendere un permesso un giorno e Anna un altro giorno, permettendo una maggiore flessibilità nella cura del genitore.

Novità permessi

Spiegazione: Supponiamo che in un’altra famiglia ci siano due cugini, Luca e Giulia, che si occupano della nonna con disabilità grave. Prima delle modifiche normative, solo uno dei due avrebbe potuto usufruire del congedo straordinario per assistenza. Ora, possono entrambi richiedere di fruire di tale congedo, magari in periodi diversi dell’anno, per garantire una presenza costante senza sovraccaricare una sola persona.

NOTA: per le situazioni già in corso o le richieste pendenti devono essere riesaminate alla luce delle nuove regole, consiglio quindi di rivolgervi al vostro professionista di fiducia che ha inviato la richiesta per voi.

Documentazione

Per poter richiedere queste agevolazioni, dovrete produrre la seguente documentazione:

  • • Carta d’identità Richiedente/i;
  • • Carta d’identità Disabile;
  • • Tessera sanitaria di tutti;
  • • Verbali di invalidità (definitivi e con dicitura ”L.104/92 art. 3 comma 3”);
  • • Busta paga del lavoratore (matricola o CF dell’azienda);

Richiesta

La richiesta può essere inoltrata:

  • • online tramite il servizio dedicato INPS (CONGEDOPERMESSI), accedendo con il vostro SPID, CIE o CNS personali.
  • • dal vostro patronato di fiducia;
  • • in alternativa per Taranto e provincia, è possibile presentare la domanda *GRATUITAMENTE, SENZA NESSUN OBBLIGO DI TESSERAMENTO e senza appuntamento attraverso la nostra professionista Claudia, e potrai, inoltre, richiedere la ricevuta o seguire l’avanzamento della tua pratica via email o whatsapp. Qui sono disponibili gli indirizzi e orari di apertura (INDICAZIONI).

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