Donne vittime di violenza: arriva l’esonero contributivo per le aziende che assumono.

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Cos’è

Cari cittadini della community, l’INPS con la circolare numero 41 del 05 marzo introduce un importante incentivo per i datori di lavoro privati che decidono di assumere donne disoccupate vittime di violenza. Infatti questa misura prevede un esonero dal versamento dei contributi previdenziali al 100%. Come Fare? In questo breve post, Vi elencherò nel dettaglio le novità introdotte dalla legge per datori di lavoro e beneficiarie.

Requisiti

In sintesi: l’esonero è rivolto ai datori di lavoro che *assumono donne disoccupate, seguite dai centri antiviolenza, e beneficiarie del Reddito di libertà.

Contratti

L’esonero contributivo, come specificato nella circolare INPS, è stata applicata ai seguenti rapporti di lavoro:

  • • Assunzioni a tempo indeterminato (24 mesi)
  • • Assunzioni a tempo determinato (12 mesi)
  • • Trasformazioni a tempo indeterminato di precedenti contratti a termine (18 mesi)

*NOTA: è valido anche per il part-time e per i rapporti di lavoro subordinato in cooperative di lavoro.

Misura e durata

Questa agevolazione consiste nell’esenzione dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 8.000 euro annui riparametrati mensilmente. Faccio un esempio per rendere più chiara l’idea: il datore di lavoro X assume un dipendente con un salario lordo mensile di € 2.000. Senza agevolazione, il datore di lavoro X dovrebbe versare € 400 di contributi previdenziali a carico suo (20% di € 2.000). Invece, grazie a questa agevolazione che prevede l’esenzione dal versamento del 100%, il datore di lavoro può beneficiare dell’esenzione completa. Infine, l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche rimane invariata, indipendentemente dall’esenzione dei contributi.

Condizioni

Fate attenzione però, perché l’esenzione è subordinato alle seguenti condizioni:

  • • L’assunzione deve avvenire nel triennio 2024-2026;
  • • La lavoratrice deve mantenere lo stato di disoccupazione e di beneficiaria del “Reddito di libertà”;
  • • Il datore di lavoro deve rispettare le norme in materia di assunzioni e contributi.

L’esonero non è cumulabile con altri esoneri contributivi previsti per le stesse assunzioni.

Richiesta

I datori di lavoro devono presentare una richiesta specifica e compilare le dichiarazioni contributive secondo le istruzioni che verranno fornite dall’INPS. Per info e supporto, molto probabilmente è possibile contattare i centri antiviolenza o gli assistenti sociali presenti in tutto il territorio nazionale.

Domande e Risposte

Chi è considerato vittima di violenza ai fini dell’esonero?

Si considerano vittime di violenza le donne che hanno subito violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, come definito dall’art. 1 della Convenzione di Istanbul.

L’esonero si applica anche alle donne che hanno subito violenza in passato?

No, l’esonero si applica solo alle donne che sono attualmente vittime di violenza.

Posso cumulare l’esonero con altri incentivi?

Sì, l’esonero è compatibile con altri incentivi previsti dalla normativa italiana, purché si rispettino le condizioni specifiche di ciascuna misura.

L’esonero si applica anche alle assunzioni a part-time?

Sì, l’esonero è valido anche per le assunzioni a tempo parziale, ampliando così le opportunità di inclusione lavorativa.

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