Malattia: diritti e indennità per i lavoratori.

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Premessa

Nel mondo del lavoro possono verificarsi imprevisti legati allo stato di salute che è importante affrontare con consapevolezza dei propri diritti. A tal fine, ho raccolto in questa breve guida le principali informazioni utili in caso di malattia, selezionandole dalle fonti ufficiali preposte come l’INPS. Ovviamente, saranno esposte come sempre in modo sintetico ma completo, e spero possano risultare utili a farvi affrontare eventuali periodi di assenza per motivi di salute con la dovuta preparazione e serenità. Buona lettura!

Cos’è?

In parole semplici, se un lavoratore si ammala e non può andare al lavoro, l’INPS gli riconosce un’indennità giornaliera che sostituisce, in parte, lo stipendio che non ha percepito. L’indennità è calcolata in base alla retribuzione del lavoratore e al periodo di malattia.

Richiesta

Ora, per ricevere questa indennità, il primo passo è ottenere un certificato di malattia dal tuo medico curante. Questo certificato deve essere inviato telematicamente all’INPS. La buona notizia è che, con il certificato telematico, non è più necessario inviare fisicamente l’attestato al datore di lavoro; l’INPS si occupa di tutto tramite i suoi servizi online.

Tuttavia, ci sono alcuni dettagli che non puoi permetterti di trascurare. Assicurati che il tuo medico inserisca correttamente i tuoi dati anagrafici e il tuo domicilio per la reperibilità. Questi dati sono cruciali perché le visite di controllo possono essere effettuate per verificare la tua reale incapacità lavorativa. Le fasce orarie in cui devi essere reperibile sono dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, tutti i giorni, inclusi i weekend e i festivi.

Ma cosa succede se la trasmissione telematica non è possibile? In questo caso, dovrai ottenere un certificato cartaceo e presentarlo sia all’INPS che al tuo datore di lavoro entro due giorni dal suo rilascio. Non rispettare questa scadenza comporta la perdita del diritto all’indennità per ogni giorno di ritardo ingiustificato.

E se ti trovi all’estero? Le procedure variano a seconda che tu sia in un paese dell’Unione Europea o in un paese con cui l’Italia non ha accordi specifici. Nei paesi UE, puoi rivolgerti all’autorità locale per ottenere il certificato, mentre in altri paesi potresti dover far legalizzare la documentazione presso la rappresentanza diplomatica italiana.

Infine, per chi si trova a dover affrontare cicli di cura ricorrenti, come la chemioterapia o la dialisi, esiste la possibilità di ottenere un’unica certificazione che copra l’intero periodo di trattamento, semplificando così il processo burocratico.

Requisiti

Ma chi sono esattamente i lavoratori che possono beneficiare di questa indennità? Ecco un elenco per chiarirvi le idee:

  1. Operai del settore industria: Se lavori in fabbrica o in un’industria, sei coperto.
  2. Operai e impiegati del settore terziario e servizi: Pensa a chi lavora nei negozi o nei servizi pubblici.
  3. Lavoratori dell’agricoltura: Anche chi lavora nei campi ha diritto a questo sostegno.
  4. Apprendisti: Se sei in fase di apprendimento in un’azienda, sei incluso.
  5. Disoccupati;
  6. Lavoratori sospesi dal lavoro: In caso di sospensione temporanea, sei comunque coperto.
  7. Lavoratori dello spettacolo e sportivi: Che tu sia un attore o un atleta, se sei iscritto al Fondo Pensioni Lavoratori Sportivi, rientri tra gli aventi diritto.
  8. Lavoratori marittimi: Chi lavora in mare.

Precisiamo però che, non tutti i lavoratori possono accedere a questa indennità. Ecco alcune categorie che ne sono escluse:

  • Collaboratori familiari (colf e badanti): va seguita una procedura a parte.
  • Dirigenti e portieri: Questi ruoli non sono coperti dall’indennità.
  • Lavoratori autonomi: Se sei un libero professionista, purtroppo, questa indennità non fa per te.

Durata

Per la maggior parte dei lavoratori, l’indennità di malattia inizia dal quarto giorno di assenza. I primi tre giorni sono generalmente a carico dell’azienda, se il contratto lo prevede. Questo significa che, per i primi tre giorni di malattia, il lavoratore potrebbe non ricevere alcun compenso dall’INPS, ma potrebbe riceverlo direttamente dal datore di lavoro. L’indennità termina con la fine della malattia stessa, ossia alla scadenza della prognosi medica.

Per gli operai dell’industria e i lavoratori del settore terziario, l’indennità è prevista fino a un massimo di 180 giorni nell’anno solare se il contratto è a tempo indeterminato. Se invece il contratto è a tempo determinato, l’indennità è concessa per un numero di giorni pari a quelli lavorati nei 12 mesi precedenti l’inizio della malattia, con un minimo di 30 e un massimo di 180 giorni. Le giornate non coperte dal datore di lavoro sono indennizzate direttamente dall’INPS.

Invece, per i lavoratori agricoli, hanno regole leggermente diverse. Se assunti a tempo indeterminato, hanno diritto a un massimo di 180 giorni di indennità per anno solare. Per i contratti a tempo determinato, il diritto all’indennità dipende dal numero di giornate lavorate in agricoltura l’anno precedente o nell’anno in corso prima dell’inizio della malattia.

Anche i disoccupati e i lavoratori sospesi con contratto a tempo indeterminato possono beneficiare dell’indennità, ma solo se la malattia inizia entro 60 giorni dalla cessazione o sospensione del rapporto di lavoro. In questi casi, l’indennità è pari ai due terzi di quella normalmente prevista.

Per i lavoratori marittimi e del settore pesca, l’indennità è calcolata al 75% della retribuzione percepita al momento dello sbarco. Questo beneficio è garantito per malattie che si manifestano entro 28 giorni dallo sbarco. I lavoratori dello spettacolo, invece, devono aver versato un certo numero di contributi per avere diritto all’indennità, che è riconosciuta dal quarto giorno successivo all’inizio della malattia.

Importi

Per i lavoratori dipendenti, l’indennità di malattia viene calcolata in base alla retribuzione media giornaliera. Ecco come funziona:

  • Dal quarto al ventesimo giorno di malattia, riceverete il 50% della vostra retribuzione media giornaliera. Ad esempio, se guadagnate in media 100 euro al giorno, in questo caso riceverete 50 euro al giorno.
  • Dal ventunesimo al centottantesimo giorno, la percentuale sale al 66,66%. Esempio di calcolo: 100 euro x 66,6% = 66,6 euro.

Settori Specifici

Le regole possono variare a seconda del settore in cui lavorate. Ad esempio:

  • Dipendenti di pubblici esercizi e laboratori di pasticceria: qui l’indennità è all’80% per tutto il periodo di malattia.
  • Disoccupati e sospesi dal lavoro: ricevono i 2/3 dell’indennità normalmente prevista. Questo significa che se normalmente avreste diritto a 60 euro al giorno, in questo caso ne ricevereste 40.
  • Degenza ospedaliera: durante il ricovero, l’indennità è pari ai 2/5 della misura normale, tranne il giorno delle dimissioni, in cui si applicano le percentuali standard.

Lavoratori Marittimi

Per i lavoratori marittimi, l’indennità è un po’ diversa:

  • Malattia fondamentale o complementare: ricevete il 75% della retribuzione percepita al momento dello sbarco.
  • Continuità di rapporto di lavoro: per i primi 20 giorni, l’indennità è al 50%, e dal ventunesimo giorno si passa al 66,66%.

Lavoratori dello Spettacolo

Infine, per chi lavora nel mondo dello spettacolo:

  • Fino al ventesimo giorno di malattia, l’indennità è pari al 60% della retribuzione media giornaliera.
  • Dal ventunesimo al centottantesimo giorno, si sale all’80%.
  • Per i lavoratori disoccupati o che lavorano solo alcuni giorni della settimana, si applica il 40% nei giorni non lavorativi.

Pagamento

Nella maggior parte dei casi, l’indennità di malattia viene anticipata dal datore di lavoro al momento del pagamento della retribuzione. Successivamente, l’INPS effettua un conguaglio per regolare la differenza tra l’importo anticipato e quello effettivamente dovuto.

Esempio: se il tuo datore di lavoro ti anticipa 500 euro di indennità di malattia, ma l’INPS ne riconosce solo 450, il datore di lavoro ti detrarrà i 50 euro in eccesso dalla tua prossima busta paga.

Fate attenzione però, perchè in alcuni casi specifici, l’indennità di malattia viene pagata direttamente dall’INPS. Questo accade per:

  • Lavoratori domestici;
  • Lavoratori a domicilio;
  • Lavoratori stagionali;
  • Lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.

Se rientri in una di queste categorie, dovrai fornire all’INPS i tuoi dati bancari per l’accredito dell’indennità. Puoi farlo tramite il modulo SR188, disponibile qui o sul sito web dell’INPS.

Come funziona il modulo SR188?

In parole povere: è un documento essenziale per ricevere l’indennità di malattia direttamente dall’INPS. In questo modulo dovrai inserire:

  • I tuoi dati anagrafici;
  • Il tuo codice fiscale;
  • Il tuo IBAN;
  • Il periodo di malattia;
  • La diagnosi del medico.

Una volta compilato e firmato, dovrai inviare il modulo SR188 all’INPS tramite:

  • PEC;
  • Raccomandata A/R;
  • Consegna a mano presso una sede INPS.

Disoccupazione?

Se sei stato licenziato a causa di troppe assenze per malattia o, il tuo contratto a tempo determinato è terminato durante la malattia, non preoccuparti: puoi comunque richiedere la NASPI. Tuttavia, è possibile che l’INPS ti chieda di compilare un modulo per chiarire la tua situazione o, in alcuni casi, di presentarti per una visita di persona presso la sede territoriale. Infine, ricordo che, bisognerà portare i certificati medici documentati relativi ai periodi di malattia

Serve aiuto?

Se hai dubbi o domande sulla tua situazione lavorativa, non esitare a contattare un esperto di fiducia:

  • Patronato: Offrono assistenza gratuita su diverse tematiche, tra cui il lavoro.
  • Consulente del lavoro: Fornisce consulenza e supporto su tutti gli aspetti del lavoro, dai contratti ai licenziamenti. ATTENZIONE: Prima di affidarvi a qualcuno, chiedete sempre le referenze o cercate il nome del professionista su questo LINK. In questo modo, potrete verificare se si tratta di un professionista qualificato e affidabile. Un vero consulente del lavoro vi aiuterà a gestire le vostre questioni lavorative in modo professionale e trasparente. Diffidate di chi: Non ha referenze o non è iscritto all’albo dei consulenti del lavoro. Promette soluzioni facili o miracolose. Chiede un compenso eccessivo o anticipato. Non è chiaro e trasparente nella sua comunicazione. Ricordate: la vostra sicurezza e il vostro futuro lavorativo sono importanti. Scegliete con cura il vostro consulente del lavoro!

Non hai un esperto di fiducia?

Nessun problema! Puoi:

  • Contattare il tuo datore di lavoro o di chi ne fa le veci;
  • Chiamare il numero verde INPS 06164164 per ricevere informazioni e assistenza;
  • Contattare la nostra associazione ETS tramite WhatsApp per fissare una consulenza telefonica gratuita e chiarire i tuoi primi dubbi.

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