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Premessa
Cari lettori, con questo post voglio fare un po’ di chiarezza sull’APE Sociale, una misura di cui si parla spesso negli utlimi tempi, ma che non tutti conoscono bene. L’APE Sociale, acronimo di Anticipo Pensionistico Sociale, in sostenza è un’indennità a carico dello Stato erogata dall’INPS a determinate categorie di lavoratori che si trovano in particolari condizioni di difficoltà e che non sono ancora in possesso dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata. Si tratta di una misura sperimentale introdotta nel 2017 e prorogata più volte, l’ultima delle quali fino al 31 dicembre 2024. Per dovere di cronaca, sappiate che le informazioni riassuntive contenute in questo post sono tratte dal sito dell’INPS, che per l’appunto, eroga l’APE Sociale. Vediamo più nel dettaglio a chi è rivolta questa misura e come funziona.
Cos’è?
Come gia accennato nella premessa, l’APE Sociale è un’indennità a carico dello Stato, erogata dall’INPS, destinata solo a determinate categorie di lavoratori che si trovano in specifiche condizioni. In pratica, si tratta di un anticipo pensionistico che permette di ricevere un’indennità mensile fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.
Requisiti
L’APE è rivolta a lavoratori con almeno 63 anni e 5 mesi di età (dal 1° gennaio 2024) che rientrano in una delle seguenti categorie:
- Disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali;
- Caregivers che assistono familiari con disabilità grave;
- Invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%;
- Lavoratori impegnati in attività particolarmente gravose.
Ogni categoria ha requisiti specifici, ma in generale è richiesta un’anzianità contributiva di almeno 30 anni (36 per i lavori gravosi, ridotti a 32 per alcune categorie).
Esempio pratico: Maria ha 63 anni e 5 mesi, ha lavorato come insegnante di scuola primaria per 36 anni e rientra nella categoria dei lavori gravosi. Può richiedere l’APE Sociale e ricevere un’indennità mensile fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.
Importi
Una volta ottenuto il riconoscimento, l’indennità viene erogata mensilmente fino al raggiungimento dell’età pensionabile. L’importo è pari alla rata mensile della futura pensione, con un massimo di 1.500 euro.
Richiesta
La procedura prevede due fasi:
- Domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso;
- Domanda di accesso alla prestazione.
Entrambe vanno presentate all’INPS in via telematica, rispettando le scadenze previste (31 marzo, 15 luglio e 30 novembre 2024).
Infine, ma non meno importante, ricordate che l’APE Sociale è incompatibile con altre prestazioni previdenziali e con lo svolgimento di attività lavorativa (ad eccezione del lavoro autonomo occasionale entro certi limiti).
Spero che questo post vi sia stato utili e che abbia fatto un po’ di chiarezza sul questa misura. Effetivamente è un tema complesso, ma molto importante da comprendere per chi si avvicina all’età pensionabile e si trova in una delle situazioni previste dalla legge.
Documentazione
Ecco i documenti principali da tenere a disposizione:
- Documento di identità in corso di validità;
- Tessera sanitaria;
- Codice IBAN intestato o cointestato al richiedente.
NOTA BENE: Questi sono i documenti principali che devi allegare. Tuttavia, a seconda della tua situazione specifica, potrebbero essere necessari documenti aggiuntivi.
Serve aiuto?
Se hai dubbi o domande sulla tua situazione previdenziale, non esitare a contattare un esperto di tua fiducia, come ad esempio un Patronato. Non hai un esperto di fiducia? Nessun problema! Puoi:
- Chiamare il numero verde INPS 06164164 per ricevere informazioni e assistenza.
- Contattare la nostra associazione ETS tramite WhatsApp per fissare una consulenza telefonica gratuita e chiarire i tuoi primi dubbi.